Powered By Blogger

lunedì 29 luglio 2024

Una Giornata al Lido di Venezia

Sabato 27 luglio, nel cuore dell'estate 2024, ho trascorso una splendida giornata al Lido di Venezia. La mia avventura è iniziata presto, lasciando l'auto nel nuovo parcheggio gratuito presso la stazione di Terme Euganee, a pochi passi dalla stazione stessa. Ho preso un regionale veloce per Venezia Santa Lucia, un viaggio comodo e rapido.

Arrivato a Venezia, ho camminato per circa dieci minuti fino a Piazzale Roma, dove ho preso il vaporetto della linea 6 da Piazzale Roma B. Consiglio vivamente la carta Venezia Unica, disponibile anche in versione virtuale tramite app, che permette di acquistare i biglietti a un prezzo ridotto di 1,5 euro. In circa mezz’ora, il vaporetto mi ha portato al Lido di Venezia.

Dopo essere arrivato al Lido, ho attraversato la stretta lingua di terra che collega le due coste dell'isola, dirigendomi verso la zona delle spiagge. Ho scelto la spiaggia libera, situata alla fine degli stabilimenti balneari, dove ho preso il sole e fatto un bagno rinfrescante in un mare sorprendentemente caldo.

Per pranzo, mi sono fermato al chiosco della spiaggia libera, gustando un hamburger e una birra IPA. Dopo qualche ora di relax, ho ripreso il vaporetto verso Piazzale Roma. Prima di tornare a casa, ho passeggiato per Venezia, scattando qualche foto e bevendo un drink per rinfrescarmi dal caldo estivo. Venezia era, come sempre, affascinante e affollata di turisti.

Il viaggio di ritorno sulla direttrice Venezia-Bologna è stato leggermente ritardato, così, una volta arrivato a destinazione, ho deciso di gustare un gelato alla gelateria vicino alla stazione di Terme Euganee, prima di riprendere l'auto e dirigermi verso casa.

In conclusione, ritengo che una giornata al Lido di Venezia sia una valida alternativa alle tradizionali spiagge affollate. Anche se richiede un po' di tempo per arrivarci con i mezzi pubblici, ne vale sicuramente la pena per una giornata di mare diversa dal solito.

E voi, siete mai stati al Lido di Venezia? Lasciate un commento per raccontarmi la vostra esperienza!













Alla scoperta della diga nord: un'oasi di natura al Lido

Venerdì 16 agosto sono tornato al Lido. La mia giornata è iniziata in modo classico: un aperitivo al chiosco della spiaggia libera, seguito da una gustosa piadina nel bar della medesima spiaggia. Ma la voglia di esplorare mi ha spinto oltre. Ho deciso di intraprendere un'avventura lungo la diga nord, un percorso meno conosciuto ma ricco di fascino.

Partendo dalla spiaggia libera, mi sono incamminato per la strada che conduce verso nord dell'isola. Dopo una mezz'ora circa di cammino, tra zone più frequentate e tratti di sentiero sterrato immerso nella natura, ho raggiunto la diga. La sensazione di trovarmi in un luogo selvaggio e incontaminato è stata immediata. La diga, con i suoi scogli e il panorama sull'Adriatico, offre un'atmosfera unica e suggestiva.

Il percorso, seppur impegnativo, è gratificante. Il paesaggio cambia continuamente: si passa da zone più urbanizzate, con qualche chiosco e ristorante dove potete anche prendere qualcosa da bere, a tratti di sentiero completamente immersi nella natura, in particolare nella seconda parte del percorso.

Dalla zona della spiaggia libera ci vuole mezz'ora abbondante per raggiungere la diga a piedi, pertanto, soprattutto se la giornata è calda, vi consiglio di essere equipaggiati a dovere e di portare con voi molta acqua. Se potete, per raggiungere la diga, prendete una bicicletta.











Consigli utili:

  • Equipaggiamento: Indossate scarpe comode, portate con voi acqua a sufficienza, un cappello per proteggervi dal sole e una macchina fotografica per immortalare i paesaggi.
  • Periodo: L'ideale è visitare la diga nelle giornate o nelle ore più fresche, evitando i momenti più caldi.
  • Attenzione: quando raggiungete la diga e proseguite il vostro cammino sopra di essa, la spiaggia finisce in quanto vi dirigete verso il mare aperto e sulla vostra destra ci saranno gli scogli. Prestate attenzione, soprattutto se decidete di avventurarvi sopra gli scogli. Tenete conto inoltre che dovete anche tornare indietro e pertanto lo stesso tempo e lo stesso percorso lo dovete fare anche al ritorno.

Questa esperienza mi ha permesso di scoprire un volto inedito del Lido, lontano dalle zone più turistiche. Se cercate un'avventura all'aria aperta, lontano dalla folla, la diga nord è il luogo perfetto per voi.

domenica 21 luglio 2024

Un Viaggio a Bruxelles e Bruges: Diario di un'esperienza Indimenticabile



Dal 2 al 5 settembre 2023, ho avuto il piacere di esplorare Bruxelles e la suggestiva cittadina di Bruges. Ecco il mio resoconto di questo viaggio.


Sabato: Arrivo a Bruxelles

Partendo in auto sabato mattina, ho raggiunto l'aeroporto di Treviso dove ho parcheggiato al coperto in uno dei parcheggi ufficiali dell'aeroporto. Ho preso un volo Ryanair con destinazione Charleroi. Da lì, il comodo servizio di autobus verdi di Flibco mi ha portato al centro di Bruxelles in meno di un'ora.

Sistemato all'EasyHotel Brussels City Centre in centro a Bruxelles, ho deciso di iniziare con una prima conoscenza della città. La mia prima tappa è stata il famoso Delirium Café, noto per la sua vasta selezione di birre (oltre 2000!) e l'atmosfera festosa a qualsiasi ora del giorno.


Domenica: Escursione a Bruges

Domenica mattina ho preso un treno dalla stazione di Bruxelles-Midi (Bruxelles-Zuid) per Bruges, un viaggio di circa un'ora. La tariffa valida per il weekend mi ha consentito di viaggiare in andata e ritorno pagando il viaggio metà prezzo. Davvero niente male! Bruges è un vero e proprio gioiello con i suoi canali pittoreschi, vicoli acciottolati e architettura fiabesca. Ho passato la giornata passeggiando per il Markt, la piazza principale, e visitando il Belfort, la torre civica con una vista panoramica sulla città. Ho anche avuto l'opportunità di assaggiare alcune specialità locali come le famose patatine fritte belghe e il cioccolato artigianale.


Lunedì: Esplorazione di Bruxelles

Lunedì è stato dedicato alla scoperta delle attrazioni principali di Bruxelles. La prima tappa è stata la Grand Place, la piazza centrale e uno dei luoghi più belli della città, circondata da edifici storici magnificamente decorati. Da lì, mi sono diretto verso il Manneken Pis, la piccola ma famosa statua del bambino che fa pipì, simbolo dello spirito irriverente di Bruxelles.

Ho proseguito con una visita al Quartiere Europeo, dove si trovano il Parlamento Europeo e altre istituzioni dell'UE. Questo quartiere offre un contrasto interessante con il centro storico, mostrando il volto moderno e internazionale della città.


Martedì: Ultimo Giorno a Bruxelles

Martedì mattina ho fatto un ultimo giro per Bruxelles, visitando il Parc du Cinquantenaire, un grande parco pubblico con l'iconico arco trionfale.

Nel pomeriggio, ho preso nuovamente l'autobus Flibco per Charleroi in attesa del volo di ritorno su Treviso in serata.


Conclusione

Bruxelles è una città internazionale, cosmopolita e multietnica che offre un mix perfetto di storia, cultura e divertimento. Da una vasta selezione di birre artigianali alle pittoresche vie di Bruges, ogni momento del mio viaggio è stato pieno di scoperte entusiasmanti. 


Chiunque abbia visitato Bruxelles e voglia condividere ulteriori consigli o esperienze è invitato a lasciare un commento. Spero che questo racconto possa ispirare altri viaggiatori a esplorare queste meravigliose città belghe.

Di seguito un breve resoconto fotografico del mio viaggio.
















domenica 7 luglio 2024

Viaggio a Porto Caleri: un sabato tra natura, mare e relax

Sabato 6 luglio: la mia giornata verso Porto Caleri inizia a metà mattina. Decido di partire per la Monselice mare, seguendo poi le indicazioni per Cavarzere e Rosolina Mare. In questo modo evito quasi tutta la trafficata Romea e raggiungo la mia destinazione in maniera più fluida.

Arrivato alla rotonda di Rosolina, anziché proseguire per il centro, giro a destra verso Porto Caleri. Dopo circa 3-4 km, parcheggio sul lato destro della strada. Purtroppo, rispetto all'ultima volta che ero stato qui (circa 6-7 anni fa), i parcheggi sono diventati quasi tutti a pagamento. Fortunatamente posso utilizzare l'app Easy Park, ormai diffusa in molti comuni, per pagare comodamente la sosta direttamente dal mio cellulare nonché per prolungarne la durata o per interromperla anticipatamente.

Attraverso a piedi la pineta, immerso nella natura, e dopo una camminata di circa 5-7 minuti, arrivo alla fine del sentiero e all'inizio della spiaggia. Il mare, quel giorno, era pulito e invitante. Qui la spiaggia è libera e selvaggia, quindi è necessario portare tutto l'occorrente, inclusi ombrelloni, cibo e bevande, dato che non ci sono bar, ristoranti o chioschi nelle vicinanze. Molti, invece dell'ombrellone, preferiscono costruire capanne improvvisate con i tronchi degli alberi che abbondano sulla spiaggia.

Dopo circa 4 ore di sole ininterrotto, decido di concludere la giornata a Rosolina Mare, dove mi concedo una cena e un rinfresco prima del rientro a casa. Se vi trovate a Porto Caleri, vi consiglio di proseguire verso il porto, dove potrete visitare il giardino botanico e godere di un panorama mozzafiato dal punto panoramico.

Porto Caleri è un luogo ideale per chi ama la natura, il mare e la tranquillità, una spiaggia selvaggia e incontaminata, dove potersi rilassare e godere della bellezza del paesaggio. Un'ottima alternativa alle spiagge più affollate, perfetta per una giornata di fuga dalla routine.

Consigli:

  • Portate con voi tutto il necessario per trascorrere una giornata in spiaggia: ombrellone, telo mare, crema solare, cappello, acqua e cibo.
  • Se non volete portare l'ombrellone, potete tentare di costruire una capanna con i tronchi degli alberi se avete la fortuna di trovare il materiale giusto che può fare al caso vostro.
  • Per il parcheggio, potete utilizzare l'app Easy Park.
  • Se avete tempo, visitate il giardino botanico e il punto panoramico al porto.
  • Per il pranzo e la cena, potete recarvi a Rosolina Mare, dove troverete ristoranti, bar e pizzerie.

Voi ci siete mai stati a Porto Caleri? Cosa ne pensate?







giovedì 4 luglio 2024

Un sabato a Trento: fotografie e scoperte di Gennaio

Introduzione

A metà gennaio del 2024, ho deciso di trascorrere un sabato a Trento con l’obiettivo di catturare la bellezza della città attraverso la mia macchina fotografica. Ecco le mie impressioni e alcuni consigli per visitare questa affascinante città del Trentino-Alto Adige.


Il Viaggio

Sono partito da Verona con il regionale veloce di Trenitalia e sono arrivato a Trento in poco più di un’ora. Al ritorno, ho preso l’Eurocity proveniente da Monaco, un viaggio comodo e piacevole che mi ha permesso di rilassarmi dopo una giornata di esplorazioni.


Piazza Duomo e la Cattedrale di San Vigilio

La mia prima tappa è stata Piazza Duomo, cuore pulsante di Trento. La Cattedrale di San Vigilio domina la piazza con la sua maestosità. Il sole invernale del mattino donava un’atmosfera magica, perfetta per le fotografie.


Via Belenzani e Le Vie del Centro

Passeggiando per Via Belenzani, ho ammirato i palazzi affrescati che caratterizzano il centro storico. Ogni edificio racconta una storia attraverso i suoi colori e le sue forme. Le vie di Trento sono un paradiso per gli amanti della fotografia urbana.


Una Sbirciatina al Castello del Buonconsiglio

Anche se non ho avuto il tempo di visitarlo a fondo, ho dato una sbirciatina al Castello del Buonconsiglio, un’imponente struttura storica che merita sicuramente una visita più approfondita.


Pranzo alla Forsterbräu

Per il pranzo, mi sono fermato alla famosa birreria Forsterbräu, situata in centro. Ho gustato un’ottima birra e piatti della tradizione trentina, un’esperienza che consiglio vivamente a chi visita la città.


Consigli Pratici

Abbigliamento: Gennaio a Trento può essere freddo, quindi vestitevi a strati.

Trasporti: La città è facilmente esplorabile a piedi, ma i mezzi pubblici sono efficienti.

Cibo: Non perdetevi una pausa in un caffè locale per gustare un buon espresso e                     una fetta di strudel.


Conclusione

Trento in inverno offre un mix perfetto di storia, cultura e bellezze naturali. Le mie fotografie non rendono completamente giustizia alla magia di questa città, ma spero possano ispirarvi a visitarla e a scoprire i suoi tesori nascosti.











lunedì 1 luglio 2024

Parigi: un lungo weekend tra arte, cultura e sapori.... Luglio 2022

Giorno 0 - mercoledì: Arrivo a Parigi

Il mio viaggio a Parigi inizia con un'avventura in Frecciarossa, un treno che mi ha cullato per circa sei ore e mezza con il suo ritmo costante e il panorama che scorreva via dal finestrino. Purtroppo, un imprevisto ha ritardato il mio arrivo nella Ville Lumière di un'ora e mezza, aggiungendo un pizzico di pepe al mio itinerario e facendomi arrivare quasi a mezzanotte.

Sceso dal treno alla Gare de Lyon, sono rimasto subito affascinato dall'imponente struttura di ferro e vetro della stazione. Un breve tragitto in UBER mi ha portato direttamente in hotel nella zona della Stazione Saint Lazaire. Un viaggio veloce che mi ha permesso di dare un primo sguardo alla città illuminata dalle luci della sera.

Dopo il check-in, la fame ha avuto il sopravvento. Per cena, ho scelto un McDonald's vicino all'hotel, dove ho trovato un'atmosfera insolita e una bella saletta per gustare il mio pasto. Nonostante fossero quasi le due di notte, il locale era ancora affollato e c'era una mezz'ora di attesa. La prima notte non è stata delle migliori, come spesso capita quando si dorme in un letto diverso dal proprio.

Giorno 1 - giovedì: Esplorando la città

Nonostante il riposo notturno non sia stato ottimale, mi sono svegliato carico di energia e pronto per esplorare la città. Ho deciso di prendere la RER, una delle linee della metropolitana di Parigi, per raggiungere Gare de Lyon e da lì iniziare la mia camminata.

Dopo una colazione in un bar vicino alla stazione, ho costeggiato la Senna fino ad arrivare all'Île de la Cité, dove ho visitato la Cattedrale di Notre Dame, purtroppo in ristrutturazione dopo il terribile incendio del 2019. Ma anche così, la sua imponenza e la sua bellezza erano evidenti.

Con la metro, mi sono diretto verso Place de la Concorde, l'inizio degli Champs-Élysées, il viale più famoso di Parigi. Un viale lunghissimo, fiancheggiato da negozi eleganti, caffè caratteristici e monumenti storici. Ho ammirato l'Arco di Trionfo che svetta in lontananza, simbolo della gloria militare francese. Tra i negozi, ho notato gli store ufficiali della Disney e del Paris Saint Germain.

Giorno 1 - pomeriggio: Tra il Quartiere Latino e la Tour Eiffel

Dopo un pranzo in un irish pub negli Champs-Élysées, ho dedicato il pomeriggio a due zone iconiche di Parigi: il Quartiere Latino e la Tour Eiffel.

Il Quartiere Latino, con i suoi ristorantini, locali e negozietti, era un brulicare di vita e di atmosfera bohémien. Ho passeggiato tra le sue stradine strette, perdendomi tra i profumi e i colori di questa zona piena di fascino.

In seguito, mi sono diretto verso la Tour Eiffel, il simbolo indiscusso della città. La sua maestosità e la sua imponenza mi hanno lasciato senza fiato. Davanti alla torre si trova un enorme parco, dove ho visto alcuni ragazzi giocare a calcetto e a basket con la Tour Eiffel come sfondo mozzafiato. Un'esperienza davvero unica!

La sera, ho cenato in un ristorante libanese vicino all'hotel, dove ho gustato un piatto delizioso che ha conquistato il mio palato.

Giorno 2 - venerdì: Tra Champs-Élysées, Louvre e Opera

Il secondo giorno a Parigi è stato dedicato ad approfondire la conoscenza di alcune zone già visitate e a scoprirne altre di nuove.

Sono tornato sugli Champs-Élysées per ammirarli da un'altra prospettiva e ho avuto modo di vedere la Tour Eiffel da un'angolazione diversa, con la Senna sullo sfondo.

Successivamente, ho visitato la zona del primo arrondissement, dove si trovano l'Opéra e il Louvre. Anche questa zona era ricca di locali e ristoranti, tra cui ho notato molti ristoranti asiatici che tuttavia chiudevano la cucina alle 22:30. Quindi se dovete mangiare in questo tipo di ristoranti, organizzatevi con i tempi.

Nelle ore e nel giorno seguente, ho avuto modo di esplorare questa zona con persone del posto che mi hanno consigliato i migliori locali e le cose da fare. Per tornare all'hotel, ho sempre preso la metro con destinazione Saint Lazaire.

Giorno 3 - sabato: Pigalle, Montmartre e Galeries La Fayette

L'ultimo giorno completo a disposizione per visitare Parigi è stato dedicato a Pigalle e Montmartre. Ho affrontato con determinazione la scalinata che porta in cima a Montmartre, decidendo di non prendere la funicolare per godermi appieno la salita e il panorama che si apriva via via.

Pigalle, con i suoi cabaret e i suoi sex shop, era un quartiere decisamente vivace e un po' trasgressivo. Ho passeggiato tra le sue strade illuminate dalle insegne al neon, respirando un'atmosfera unica e particolare.

Montmartre, il quartiere degli artisti, mi ha conquistato con la sua atmosfera bohémien e le sue viste mozzafiato. Ho visitato la Basilica del Sacré-Coeur, da dove ho potuto ammirare una vista spettacolare della città illuminata.

Per pranzo, ho scelto un ristorante asiatico nel primo arrondissement, dove ho gustato un pasto delizioso e speziato.

Nel pomeriggio, ho visitato le Galeries La Fayette, uno dei più grandi magazzini al mondo. Ho passeggiato tra i suoi reparti infiniti, ammirando le vetrine e le installazioni artistiche.

Giorno 4 - domenica: ritorno in Italia

La mattina del quarto giorno, prima dell'alba mi sono diretto verso la Gare de Lyon per prendere il treno di ritorno verso Milano che era molto presto. Il viaggio in treno è stato un'occasione per riflettere sulle esperienze vissute durante il mio weekend a Parigi. Un weekend ricco di emozioni, scoperte e nuove conoscenze che mi ha lasciato un ricordo indelebile.

Parigi, una città che mi ha stregato con la sua bellezza, la sua storia e la sua atmosfera. Un luogo che sicuramente tornerò a visitare in futuro per scoprire ancora di più i suoi tesori nascosti.

Consigli per un weekend a Parigi:

  • Muoversi a piedi e in metro: Parigi è una città che si vive al meglio a piedi. Tuttavia, la metropolitana è un mezzo di trasporto efficiente e comodo per spostarsi da una zona all'altra.
  • Acquistare un pass turistico: Se avete in programma di visitare molti musei e attrazioni, può essere conveniente acquistare uno dei pass turistici disponibili.
  • Prenotare i biglietti in anticipo: Per evitare lunghe code, è consigliabile prenotare i biglietti per musei e attrazioni online in anticipo.
  • Assaggiare la cucina francese: Parigi offre una vasta scelta di ristoranti per tutti i gusti e budget. Non perdete l'occasione di assaggiare alcuni dei piatti tipici della cucina francese, come la baguette, i formaggi, il vino e i dolci.
  • Imparare qualche parola di francese: Anche se molti parigini parlano inglese, imparare alcune parole di base in francese vi aiuterà a comunicare con la gente del posto e a vivere un'esperienza più autentica. E' comunque una città internazionale con persone che provengono da tutto il mondo e pertanto se conoscete bene l'inglese potete già stare tranquilli.

Parigi, una città che non delude mai. Un luogo magico che regala emozioni e ricordi indimenticabili.

E voi, avete mai visitato Parigi? Quali sono i vostri posti preferiti? Quali consigli dareste a chi sta programmando un viaggio nella Ville Lumière?

Lasciate un commento qui sotto e condividete le vostre esperienze!

Insieme possiamo creare una guida sempre più completa e utile per tutti gli amanti di Parigi!

Di seguito alcune immagini esclusive del breve viaggio nella capitale francese.