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giovedì 26 agosto 2021

Tresché Conca e Forte Punta Corbin

Partenza nella primissima mattinata di martedì 24 agosto e arrivo a Tresché Conca verso le ore 8.30 con l'obiettivo di affrontare il percorso ad anello n. 2 denominato "Genziana". Si può parcheggiare l'auto nelle immediate vicinanze della chiesa di Tresché Conca, vicino alla quale c'è anche la segnaletica relativa a tutti i percorsi che si possono scegliere e intraprendere.

Due parole anche sul piccolo paese di montagna. Tresché Conca è il primo paese che si incontra quando si sale dalla pianura (Strada del Costo) e si entra ufficialmente nell'altopiano di Asiago. E' di fatto la prima località dell'altopiano. A mio avviso come località è un po' sottovalutata in quanto tutti si dirigono verso Asiago e Gallio, decisamente più rinomate. Tuttavia andrebbe maggiormente valorizzata in quanto presenta degli spunti molto interessanti se si desidera intraprendere escursioni per tutti i livelli di difficoltà e con paesaggi decisamente emozionanti.




Si parte dalla chiesa e si imbocca Contrada Rossi seguendo le indicazioni per il percorso n. 2. Si percorrono circa 2,5 km di strada asfaltata quasi tutta in discesa finché, ad un certo punto, si imbocca un sentiero sulla sinistra all'inizio del quale è sempre indicato il percorso n. 2 e ci sono anche le indicazioni per FORTE PUNTA CORBIN per il quale vengono segnalati circa 50 minuti di cammino.


Si prosegue quindi lungo il sentiero che a tratti è molto ripido e parecchio impegnativo. Attenzione perché proseguendo nel sentiero all'interno del bosco, il percorso n. 2 (che è quello da seguire) non sempre è indicato e bisogna prestare attenzione a non sbagliare strada. Meglio se si ha anche un telefono con il navigatore in quanto può essere d'aiuto in certi punti a mantenere la giusta direzione verso Forte Punta Corbin o per lo meno a non allontanarsi troppo dalla direzione del Forte se per qualche motivo si sbaglia strada.



Attenzione anche che, ad un certo punto, bisogna tenere la sinistra e prendere il sentiero che attraversa un prato che poi si ricongiunge con un altro sentiero, sulla destra, all'inizio del quale ci sono le indicazioni per il Forte, per il percorso n. 2 e il sentiero n. 804. Sono queste le indicazioni da seguire. Se volete, nel mio canale TikTok è presente una carrellata di brevi video dove vengono mostrate le parti principali di tutto il percorso ad anello.

Alla fine di questa faticosa escursione in mezzo al bosco, scendendo da una breve ma ripida scalinata, si arriva all'ingresso di Forte Punta Corbin.



Arrivati al Forte potete optare per la visita a pagamento, bere qualcosa al bar oppure prendere direttamente la via del ritorno andando a percorrere la seconda parte del percorso ad anello n. 2.
Pertanto si seguono sempre le indicazioni per il percorso n. 2 e stavolta si percorrerà una strada tutta asfaltata di circa 4,5 km che dal Forte conduce direttamente al centro e alla chiesa del paese Tresché Conca.
Apro e chiudo una parentesi: se si vuole andare direttamente al Forte senza effettuare il percorso ad anello è sufficiente seguire le indicazioni per Forte Punta Corbin da Tresché Conca e, attraverso questa strada asfaltata di 4,5 km circa, si arriverà direttamente al Forte. Si può arrivare al Forte anche in macchina.



Nella via del ritorno, o meglio, nella seconda parte del percorso ad anello n. 2 (strada asfaltata verso Tresché Conca) si possono trovare:
- la scultura denominata "Il Saggio"
- le indicazioni per il Monte Cengio, se qualcuno fosse interessato a prolungare il percorso di    qualche km.


Percorsi questi 4,5 km dal Forte si arriva nuovamente alla chiesa del paese e si conclude il percorso ad anello n. 2. Durata complessiva: circa 3 ore con passo abbastanza spedito.
Totale percorso: esattamente non lo so, saranno circa 9 - 10 km; il tratto che attraversa il bosco è un sentiero a tratti impegnativo e non molto segnalato.



E infine un meritato giro rilassante in centro ad Asiago dopo le fatiche dell'escursione.

giovedì 19 agosto 2021

RIMINI 15 - 17 AGOSTO

 


Eccomi qua con il nuovo racconto dedicato a Rimini a cavallo del Ferragosto 2021.
Arrivo al solito parcheggio Settebello nella mattinata di domenica 15 agosto nel quale facevano entrare soltanto se si rimaneva per alcuni giorni e si pernottava in hotel. Non lasciavano entrare le persone che arrivavano per una gita in giornata, il parcheggio era troppo pieno.
Opto subito per un giro in centro storico che, nonostante non fosse la mia prima volta a Rimini, non avevo mai visitato. Lasciato il centro storico dopo un'oretta di visita, mi dirigo verso la solita zona spiagge di Marina centro dove avevo prenotato l'hotel in corrispondenza del bagno 31.
Non starò a raccontare le solite cose delle quali ho già parlato nel corso dei miei precedenti racconti dedicati a Rimini; chi è interessato può leggere i miei precedenti blog o pagine dedicate.
Vi racconto invece tre novità che ho potuto assaporare in questa breve vacanza.
La prima è sicuramente la breve visita al centro storico di Rimini. Si può raggiungere il centro partendo dal parcheggio Settebello e procedendo in direzione opposta rispetto alle spiagge. Usciti dal parcheggio, lo si affianca fino in fondo percorrendo la via principale, si arriva a una rotonda e si gira a sinistra. Il centro non è tanto grande, è carino e ci sono alcuni locali nei quali poter bere qualcosa.
La seconda riguarda invece la cena della sera di ferragosto. Ho provato il ristorante Tripoli dove si può mangiare cucina a base di pesce e nel quale si mangia piuttosto bene. Si trova in corrispondenza del bagno 41 proprio sulla spiaggia. Siamo all'altezza di Piazza Tripoli e del Rose & Crown Pub. In giornate di altissima stagione come queste è consigliabile la prenotazione in quanto si rischia di non trovare posto da nessuna parte.
La terza è il pranzo dell'ultimo giorno prima di lasciare Rimini. Il locale è il Porto Santo, si trova all'altezza del bagno 24 ed è un ristorante orientale. Si mangia a base di sushi, quindi cucina giapponese. E' situato al primo piano dell'edificio e si mangia in un'ampia terrazza all'aperto. Non c'è la formula a buffet, ma si ordinano le pietanze normalmente. Si mangia piuttosto bene e i prezzi sono nella norma per la cucina giapponese.
Per il resto la zona era la stessa delle altre volte e pertanto i locali sono sempre gli stessi e sempre pieni di vita e di musica. Per gli aperitivi torno a consigliare il Charlie Brown nel quale, con la formula aperitivo, si riesce anche a mangiare.
Da provare anche il locale Hobo's, che si trova poco prima del Charlie Brown e che ha un'atmosfera davvero suggestiva.
Infine, se siete amanti della birra e dei pubs stile inglese, vi posso consigliare il Bull & Bush. Si trova sempre nella stessa via principale degli altri due locali, ma un po' più lontano. E' sempre raggiungibile a piedi, ma è un po' più spostato, si trova all'altezza del bagno 64.
Alcune foto di questo breve soggiorno le potete visionare sul mio profilo Instagram, mentre su TikTok trovate una piccola carrellata di brevi video che ripercorrono un po' i tre giorni trascorsi.

domenica 8 agosto 2021

OLBIA E COSTA SMERALDA LOW COST - LUGLIO 2021

Eccomi! Torno con un nuovo breve racconto. Non userò molte immagini, quelle le potete vedere nelle mie pagine Instagram, Facebook e da oggi potete interagire anche con il mio nuovo canale TikTok per alcuni brevi videoclip. Vi ricordo anche di unirvi al canale Telegram dove pubblico gli aggiornamenti del blog.

La partenza è di sabato (17 luglio) e il ritorno il mercoledì successivo. Dopo qualche piccolo contrattempo al parcheggio dell'aeroporto di Bologna (ingresso con prenotazione, difficoltà di entrare, interferenze telepass, ecc.) eccomi all'area partenze dove, alle 7 di mattina, c'era già la gente in coda per il check-in bagagli del volo per Olbia. Non c'erano molti voli aperti in quel preciso momento. Fa un po' di impressione, in periodo covid, vedere gli aeroporti così mezzi vuoti.

Il volo è breve, dura circa 50 minuti. All'arrivo ad Olbia avevo prenotato una macchina per il solo trasferimento in hotel che si trovava proprio nella città di Olbia. Per il resto niente auto a noleggio: per una breve vacanza il più possibile low-cost i mezzi di trasporto sono stati autobus e treno che permettono di raggiungere le principali spiagge nei dintorni della città di Olbia.

Il sabato primo pomeriggio è stato dedicato a una breve esplorazione della città in attesa di prendere possesso della camera in albergo. Il primo pranzo è stato consumato in una panineria che preparava tutti i panini più strani immaginabili con il tipico pane sardo. Si trova alla fine di Via Regina Elena andando verso il lungomare. Per uno snack o pranzo veloce ve la consiglio davvero.

Successivamente, dopo aver effettuato il check-in presso l'hotel, ho preso l'autobus n° 4, che sarà il vostro filo conduttore se volete vivere senza auto le principali spiagge a nord della città di Olbia. La prima meta non poteva che essere la spiaggia di Pittulongu, la spiaggia "ufficiale" per gli abitanti di Olbia e che comunque ha rispettato in pieno le aspettative dei fondali della Costa Smeralda. Primo impatto con il mare davvero eccezionale.



Il giorno successivo, sempre con l'autobus n° 4 si può arrivare fino al capolinea dove vi aspetta un'altra meravigliosa spiaggia: la spiaggia di Bados.


Se poi come me vi stancate facilmente di stare sempre nello stesso luogo, ecco che da lì in 15 minuti a piedi (tornando verso Olbia) potete incontrare la spiaggia Il Pellicano. Davvero in assoluto la migliore della vacanza come qualità del mare e dei fondali. Il mare a tratti sembra una piscina e immergersi diventa fondamentale per godere pienamente di un mare così.


Tutte queste spiagge si trovano nella direttrice dell'autobus n° 4 che appunto collega Olbia con le varie spiagge (si trovano dai 7 ai 10 km di distanza dalla città di Olbia).
Invece il terzo giorno, il lunedì, per raggiungere un'altra spiaggia, la spiaggia di Marinella, ho dovuto prendere il treno dalla stazione di Olbia, direzione Golfo Aranci. In circa 15 minuti si arriva alla spiaggia di Marinella che tuttavia non mi ha impressionato come le precedenti anche se per pranzo ho mangiato una tagliata di tonno accompagnata da un Vermentino di Gallura davvero eccezionali.


Pertanto il martedì, ultimo giorno pieno a disposizione, sono tornato sulla direttrice principale dell'autobus n° 4 esplorando un'altra spiaggia incastrata tra le precedenti già visionate: la spiaggia Mare Rocce. Davvero molto molto bella.


Avendo più giorni a disposizione si possono visionare altre spiagge più a nord rispetto a Olbia e vicino alla località Golfo Aranci. Ovviamente, avendo l'auto al seguito ci si può dirigere verso le località più famose della Costa Smeralda che non sono così lontane da Olbia.
L'ultimo giorno, prima del volo di ritorno, è stato dedicato a una visita un po' più approfondita della città di Olbia.




Infine due parole sulla città di Olbia: la città è abbastanza vivace sia di giorno che di sera. Corso Umberto I rappresenta la zona più centrale e molti bar e ristoranti si trovano concentrati in questa via. Un locale alternativo, se non altro per come è impostato e arredato, è il "Party Music Pub Olbia" in Via Regina Elena direzione mare. 
Per mangiare potete scegliere uno dei numerosi ristoranti del centro oppure, se avete tanta fame e avete voglia di cucina asiatica, potete dirigervi al "Meiwei Ristorante", che si trova sempre in Corso Umberto I, ma in direzione opposta al centro, più vicino alla stazione dei treni e ai binari. Nelle vicinanze si trova anche la fermata del famoso autobus n° 4 che vi permette di raggiungere le spiagge. Tornando al Meiwei Ristorante, qui si paga un prezzo fisso (escluse bevande) e si ordina tutto quello che si vuole tramite un tablet posizionato su ogni tavolo. E tutto quello che viene ordinato vi viene portato al tavolo nel giro di pochi minuti. Il funzionamento è simile alla formula a buffet solo che il buffet viene ordinato direttamente da voi e vi viene consegnato al tavolo.
Se volete assaggiare una birra artigianale sarda vi consiglio il locale che si trova alla fine di Corso Umberto I che fa quasi angolo con Via Principe Umberto. Si tratta della vineria "In Vino Veritas", che, nonostante il nome, oltre ai vini propone anche le birre artigianali sarde.